Darth Maul

di Padawan Lys

(lmonnet@edl.it)

 

Ogni saga ha un principio... e una fine. Così le nostre "interviste impossibili". Finora abbiamo intervistato i nostri personaggi tentando di instaurare un clima di allegria e di divertimento, reciproco ci auguriamo. In quest’ultimo caso invece, data la natura particolarmente ‘noir’ del nostro intervistato, abbiamo dovuto adeguarci ai suoi toni cupi e seri. Non è stato facile trovarlo né farci ricevere: nelle prossime pagine ne scoprirete il motivo, insieme a qualche altra informazione, pagata a caro prezzo. La Forza vi accompagni, sempre...

(Il palazzo indicatoci si rivela senza illuminazione, fatta eccezione per quella che proviene da fuori e che, con nostra sorpresa, scopriamo riflettersi in una gran quantità di specchi, praticamente uno a ogni parete. Ci guardiamo timidamente intorno tentando di trovare qualche traccia del nostro ‘ospite’ finché improvvisamente non lo vediamo all’estremità di un corridoio. Presto tuttavia ci rendiamo conto con inquietudine che non è altri che la sua immagine riflessa in un ennesimo specchio e che praticamente non possiamo avere alcuna idea di dove si trovi veramente. L’incertezza tuttavia dura poco: un brivido freddo ci percorre la schiena, quando udiamo alle nostre spalle un passo silenzioso, ci voltiamo in tempo per vedere una figura avvolta in un mantello nero aprire la porta alla fine del corridoio e scomparirvi dietro. La porta resta aperta, non abbiamo scelta. Entriamo e finalmente abbiamo la visione completa e concreta del nostro ospite seduto immobile davanti a noi. Una sedia vuota di fronte pare attendere...)

GSNet (tentando di rendere la voce ferma): Ehm, salve, buongiorno... ci spiace di averla fatta aspettare... non riusciamo a trovare la strada... non ci si vede molto dentro questa casa... (i nostri farfugliamenti si spengono nel silenzio)

Darth Maul (rimane avvolto nel suo mantello e pare non dare mostra di averci udito. Improvvisamente la sua mano si solleva in un gesto veloce e la sedia si muove da sola avvicinandosi leggermente a noi)

GSNet (non sappiamo bene se prenderlo per un invito e nell’incertezza non ci muoviamo).

Darth Maul: Sedete. (la voce è poco più di un sussurro, simile al rumore che fa un serpente quando striscia nell’oscurità)

GSNet: Grazie, molto gentile. (ci sediamo dando un’occhiata alla stanza che sembra identica a tutto il resto della casa: buia, senza finestre, avvolta in un costante silenzio) Che bella casa possiede, Lord Maul: accogliente, molto luminosa, la famiglia Addams la pagherebbe un occhio della... (la voce ci muore in gola quando ci rendiamo conto che Maul ha sollevato la testa quel tanto che gli basta per guardarci in viso, il bagliore rossastro dei suoi occhi ci fa capire chiaramente che non si sta divertendo affatto e che non ci conviene continuare). Ma bando agli indugi, se permette iniziamo la nostra intervista...

Darth Maul (con un breve ringhio): Permetto.

GSNet: Perfetto; in effetti le domande sul suo conto, su quello del suo maestro e sulla setta dei Sith sono davvero moltissime. Non intendiamo offrire troppe rivelazioni ma veramente sarebbe per noi un bel colpo se lei potesse qui, in diretta, rivelarci l’identità del suo misterioso maestro Darth Sidious...

Darth Maul (emette un suono strano, a metà tra un sogghigno e un brontolio): Non ho alcun problema a dirvelo, ma vi ucciderei subito dopo. Devo continuare? (si scosta un po’ il cappuccio del volto e la luce diabolica dei suoi occhi di fuoco è inequivocabile)

GSNet: A ben pensarci riteniamo non sarebbe opportuno rovinare i prossimi episodi del film con inopportune rivelazioni! Ma ci dica: lei è sempre stato in accordo con il suo maestro?

Darth Maul: Sempre.

GSNet: Non ha mai messo in discussione qualcuna delle sue decisioni?

Darth Maul: Mai.

GSNet: Insomma ha sempre ritenuto giusto tutto quello che le ordinava?

Darth Maul: Assolutamente.

GSNet: Anche quando, nel corso del suo primo scontro con Qui-Gon Jinn, si è trovato di fronte ad Anakin, un bambino di soli nove anni?

Darth Maul: Quello è stato un mio errore...

GSNet (proviamo un moto di speranza): Davvero? Vuol dire che non gli avrebbe mai fatto del male?

Darth Maul (mentre una smorfia malefica di rincrescimento gli attraversa il viso tatuato): Voglio dire solo che non ho fatto in tempo.

GSNet (deglutiamo a vuoto): Conosciamo il suo odio per i Jedi, ma non possiamo fare a meno di interrogarci sempre sul senso di quella "vendetta" di cui lei parla con il suo maestro all’inizio della storia..

Darth Maul (a bassa voce): Non dovrete chiedervelo ancora a lungo.

GSNet: Lei si riferisce a quello che vedremo nel prossimo episodio?

Darth Maul: Se lo vedrete...

GSNet (tentiamo di ignorare il tono malvagiamente ambiguo del Sith): Certo, nessuno può essere sicuro del proprio domani, soprattutto accanto a lei. Sicuramente lo sanno i suoi molti nemici... quanti ne ha affrontati nel corso degli anni?

Darth Maul (non risponde, ma con un gesto misterioso si passa una mano lungo il volto percorso da innumerevoli tatuaggi)

GSNet (perplessi): C’è forse una relazione tra le sue vittorie e i tatuaggi che ha sul viso? Rappresentano il numero della gente che ha ucciso?

Darth Maul: No, indicano quelli che devo ancora uccidere.

GSNet: E’ un segno distintivo di tutti i Sith?

Darth Maul (con un ringhio minaccioso): Ne avete visti altri come me?

GSNet: No, è vero, lei è unico nel suo genere. Possiamo sapere il nome del suo pianeta d’origine?

Darth Maul: No, non potete.

GSNet: Ehm, fa parte di uno di quei segreti che non è bene conoscere?

Darth Maul (piegando le labbra in un sorriso sinistro): Se ci tenete alla vostra vita...

GSNet: Possiamo chiedere allora se anche le... ehm, le appendici che ha sulla testa fanno parte della sua razza?

Darth Maul: No, quelle no.

GSNet: Fanno parte di una qualche evoluzione genetica?

Darth Maul (con un breve sogghigno): Non la metterei in questo modo, diciamo che sono il... souvenir di un nemico troppo ambizioso.

GSNet: Non vogliamo essere troppo curiosi, Lord Maul, tuttavia non possiamo non notare tanto il suo aspetto quanto le sue formidabili armi e la sua abilità. Che ci dice della sua incredibile spada a due lame?

Darth Maul (ironico): Volete vederla meglio? (e a scopo dimostrativo impugna la spada accendendola sotto i nostri occhi sgomenti)

GSNet: Davvero straordinaria. L’ha costruita lei?

Darth Maul: Chi altri?

GSNet: Come mai la doppia impugnatura?

Darth Maul: Due lame per due avversari alla volta, c’è onore in questo, ci sono più vittorie e ci sono meno nemici del Lato Oscuro.... quale migliore ragione?

GSNet: Chiarissimo. Ha dovuto inventare una nuova tecnica per quest’arma così complessa?

Darth Maul: Non direi, piuttosto i miei nemici hanno dovuto inventarne un’altra per difendersi. Con poco successo del resto...

GSNet: Ora tuttavia con la sua dipartita alla fine de La minaccia fantasma l’ordine dei Sith pare seriamente minacciato..

Darth Maul: Questo perché non avete letto la prossima sceneggiatura.

GSNet: Dunque ci sta dicendo che i Sith avranno la loro rivincita nel prossimo episodio?

Darth Maul (gettando indietro il cappuccio mentre un bagliore sinistro gli illumina gli occhi rossi): Sto dicendo che non bisogna mai sottovalutare il potere del Lato Oscuro... (mentre dice queste parola la stanza piomba nel buio e non siamo più in grado di vedere nulla)

GSNet (tentando di dominare il panico crescente): Lord Maul... dov’è finito? Lord Maul!

Darth Maul (la sua voce non giunge più dal punto dov’era ma sembra echeggiare da tutte le parti): Sapete troppo ormai, vi avevo avvertito...

Improvvisamente la stanza si illumina di nuovo, ma non è la luce di prima, ma di nuovo il bagliore rosso della spada laser di Darth Maul, anzi non è uno, sono tanti: decine, forse di più. Vi stiamo offrendo in diretta l’inizio della Guerra dei Cloni, ci auguriamo che apprezzerete il nostro gesto. Anche perché abbiamo l’orrendo sospetto che sarà... l’ultimo!